di Alex Nardelli - Un super Vidal trascina la Juventus alla vittoria contro i danesi del Copenaghen, con una tripletta che porta il cileno, con 32 gol all’attivo, a superare un mostro sacro come Zidane. Quella di ieri era una gara da dentro o fuori per i bianconeri, che oltre a dover fare risultato contro la squadra allenata da Solbakken, dovevano sperare nel successo del Real Madrid contro il Galatasaray. Alla fine la Juve vince e i madrileni superano i turchi, seppur con l’handicap dell’uomo in meno per quasi tre quarti di match.
La squadra di Conte, in campo col solito 3-5-2, cerca fin dal primo minuto di conquistare il campo, dando vita a una prima parte di match piatta, con il solo Pirlo a creare problemi a Wiland con due punizioni sballate. Al 29° però l’episodio che sblocca la partita. Jacobsen commette un fallo di mano, che costa alla sua squadra un rigore trasformato dall’implacabile Vidal. Nel secondo tempo invece il Copenaghen trova subito il pari con l’ex di turno Mellberg, che non fa neanche in tempo a realizzare il gol che subito atterra Llorente. Nuovo rigore per la squadra di casa e nuovo vantaggio sempre con il cileno, che tre minuti dopo chiude definitivamente i giochi con un colpo di testa su assist di Paul Pogba.
I migliori in campo, oltre al già citato Vidal, sono stati senza dubbio Llorente, che migliora sempre di più, risultando utilissimo al gioco di Conte con la sua abilità con i piedi. Anche ieri il centravanti basco si è fatto notare per il tanto movimento e soprattutto per il rigore procuratosi. Arrivato a costo zero, dopo un inizio stentato, ora il “Toro di Pamplona” si può tranquillamente annoverare tra i top player di questo campionato italiano. Bene anche Pogba, autore dell’assist per il terzo gol bianconero. Il francesino ha personalità da vendere, e questa non lo scopriamo ora. A questa abbina un talento sopraffino e un senso della posizione invidiabile.
Unica nota dolente le prestazioni di Padoin, troppo timido sulla sua fascia di competenza, e non in grado di garantire la propulsione ed i cross che gli venivano richiesti, e di Bonucci, in colpevole ritardo sul gol di Mellberg.
La prossima partita vedrà la Juventus impegnata contro l’Udinese, ancora allo Stadium, per continuare a mantenere la vetta della classifica. (Foto: Lapresse)
La squadra di Conte, in campo col solito 3-5-2, cerca fin dal primo minuto di conquistare il campo, dando vita a una prima parte di match piatta, con il solo Pirlo a creare problemi a Wiland con due punizioni sballate. Al 29° però l’episodio che sblocca la partita. Jacobsen commette un fallo di mano, che costa alla sua squadra un rigore trasformato dall’implacabile Vidal. Nel secondo tempo invece il Copenaghen trova subito il pari con l’ex di turno Mellberg, che non fa neanche in tempo a realizzare il gol che subito atterra Llorente. Nuovo rigore per la squadra di casa e nuovo vantaggio sempre con il cileno, che tre minuti dopo chiude definitivamente i giochi con un colpo di testa su assist di Paul Pogba.
I migliori in campo, oltre al già citato Vidal, sono stati senza dubbio Llorente, che migliora sempre di più, risultando utilissimo al gioco di Conte con la sua abilità con i piedi. Anche ieri il centravanti basco si è fatto notare per il tanto movimento e soprattutto per il rigore procuratosi. Arrivato a costo zero, dopo un inizio stentato, ora il “Toro di Pamplona” si può tranquillamente annoverare tra i top player di questo campionato italiano. Bene anche Pogba, autore dell’assist per il terzo gol bianconero. Il francesino ha personalità da vendere, e questa non lo scopriamo ora. A questa abbina un talento sopraffino e un senso della posizione invidiabile.
Unica nota dolente le prestazioni di Padoin, troppo timido sulla sua fascia di competenza, e non in grado di garantire la propulsione ed i cross che gli venivano richiesti, e di Bonucci, in colpevole ritardo sul gol di Mellberg.
La prossima partita vedrà la Juventus impegnata contro l’Udinese, ancora allo Stadium, per continuare a mantenere la vetta della classifica. (Foto: Lapresse)