
In relazione alle valenze naturalistiche, costiere e marine, presenti nella zona antistante il litorale tra i comuni di Bisceglie e Molfetta, all’articolo 36, comma 1, della legge 6 dicembre 1991, n. 394, nell’elenco delle “aree di reperimento” Italiane è stata aggiunta l’area marina Grotte di Ripalta-Torre Calderina. Le Aree di reperimento, sia marine che terrestri, costituiscono le zone la cui conservazione è considerata in modo prioritario dallo Stato italiano.
“Al fine di garantire la più rapida istituzione dell’area marina protetta, nonché per potenziare la gestione e il funzionamento delle 27 aree marine protette italiane già istituite, sono state stanziate importanti risorse, un chiaro segnale da parte del Governo che, pur nelle ristrettezze economiche della Legge di Bilancio, ha voluto prestare massima attenzione alla tutela del mare”. E’ questo il commento dell’On. Francesco Boccia, Presidente della Commissione Bilancio della Camera dei Deputati. “Siamo convinti che le comunità locali beneficeranno di ricadute positive sulla qualità della vita – ha aggiunto l’On. Boccia - sull’ambiente e sull’economia legata alla pesca e al turismo eco sostenibile, così come è avvenuto in analoghe esperienze di protezione in Puglia a Torre Guaceto”.
Quello che è stato uno dei punti programmatici nelle ultime elezioni amministrative a Bisceglie della coalizione di centrosinistra a sostegno di Angarano Sindaco ora trova concreta attuazione grazie all’impegno del Partito Democratico, che ha saputo valorizzare la visita istituzionale del Ministro dell’Ambiente Orlando di maggio 2013, durante la quale si posero le basi per l’importante risultato ottenuto. L’impegno è proseguito nei mesi successivi grazie alla collaborazione tra il Vice Presidente della Regione Puglia, prof.ssa Angela Barbanente, il Presidente del Parco Nazionale dell’Alta Murgia, Cesare Veronico, il Consigliere comunale Angelantonio Angarano, il segretario cittadino del PD di Bisceglie, Roberta Rigante, e il Vice Presidente del WWF Puglia Mauro Sasso che annunciarono la precisa volontà di portare avanti l’iter istitutivo dell’AMP.
Quanto sta accadendo apre nuove prospettive sul futuro dell’area costiera tra Bisceglie e Molfetta. La programmazione dettata dal PPTR e dal redigendo PUG di Bisceglie dovrà essere rimodulata in funzione delle disposizioni della Legge Quadro sulle Aree Protette e dovrà necessariamente prevedere la protezione ambientale del litorale.