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STATI UNITI - Colpo di scena nel processo del mostro di Cleveland. Ariel Castro, l'orco che ha tenuto segregate in casa per dieci anni tre ragazze, non rischia la pena di morte. Ha infatti accettato di patteggiare per i reati di rapimento e omicidio aggravato, dichiarandosi colpevole di 937 dei 977 capi d'accusa.
L'ex autista di bus era anche accusato di omicidio aggravato di un feto, avendo provocato un aborto a una delle sue vittime. Castro sfuggirà al boia, ma non alla ciclopica pena simbolica dell'ergastolo più mille anni di carcere.(ANSA)