
"Dalle indagini in corso presso la Direzione Distrettuale Antimafia di Lecce -spiega la Relazione- è emersa la conferma di tale strategia, studiata e decisa con grande attenzione, anche se ci sono stati segnali di una ripresa di conflittualità fra gruppi operanti nello stesso ambito territoriale ed anche all'interno dei gruppi stessi".
"La ricerca del consenso da parte della popolazione resta tuttavia il principale obiettivo dell'attività dell'organizzazione -rimarca la Dna- tenendo anche conto del non secondario intento di evitare che clamorosi episodi criminosi possano attirare le attenzioni delle forze dell'ordine e dell'autorità giudiziaria, con conseguente rischio per il normale procedere degli affari gestiti dalle organizzazioni stesse, che costituiscono la fonte primaria di reddito per gli affiliati a tali organizzazioni". (Adnkronos)