
La Fimmg, infatti, ha partecipato, nell’anno 2002, ad uno studio osservazionale sull'incidenza dei tumori nei 27 comuni in provincia di Crotone. Lo studio ha coinvolto 120 medici che hanno raccolto i dati si 130mila abitanti, ossia circa il 70% della popolazione residente. Dai dati raccolti, racconta Varrina, "è emerso un totale di 1.263 neoplasie maligne, di cui 627 negli uomini (49,64%) e 636 nelle donne (50,36%)”. Per gli uomini il più frequente è il tumore della prostata. Segue: sangue/linfomi, polmone e colon. Per le donne il tumore più frequente è alla mammella, seguita da utero/ovaie, sangue e colon.
Tra le cause dell'insorgenza dei tumori c'è anche l'esposizioni ambientale per motivi lavorativo: "un minimo di legame c'è" afferma Varrina sottolineando che a Crotone "i casi di tumori alla vescica sono riconducibili ai siti industriali". L'emergenza viene confermata anche nel progetto Sentieri (Studio epidemiologico nazionale dei territori e degli insediamenti esposti a rischio da inquinamento), promosso dal ministero della Salute e coordinato dall'Istituto Superiore di Sanità, che è arrivato a descrivere il profilo sanitario delle popolazioni residenti in 44 Sin. Secondo lo studio, infatti, nell’area crotonese si registrano 'eccessi' per tutti i tumori, soprattutto tra gli uomini. (Adnkronos)