
"Ben 233 medici, 413 tecnici o infermieri e 29 OSS - prosegue Gatta - destinati per una miserrima aliquota alla ASL foggiana. Una vergogna inaudita, resa ancor più grave dal silenzio assordante dei consiglieri regionali di maggioranza eletti nella nostra provincia, ormai annichiliti da una politica vendoliana di insostenibile discriminazione nei confronti della Capitanata, emarginata, ghettizzata, mortificata in ogni sua legittima aspettativa, con ospedali già chiusi, altri in fase di progressivo sventramento, reparti in asfissia di personale ed utenti che vivono sulla propria pelle disagi gravi ed intollerabili.
In questo marasma l’assessore regionale alla Sanità, Elena Gentile, incalzato da un suo collega di partito, leccese, che protestava per il trattamento riservato alla ASL della propria provincia (29 unità, tre in più rispetto alla provincia di Foggia), ha ben pensato, nel rispondere alle accuse di favoritismi sul territorio, che la “sua” Foggia ha ottenuto appena 26 posti, quasi che sia una nota di merito quella di avere posto la propria provincia, la più estesa del territorio pugliese, a fanalino di coda nelle risposte al bisogno di Salute di un’utenza che saprà giudicare a breve il finale di ciò che veniva preannunciata come una favola (“la Puglia migliore” di Vendola), e che si è tramutato nel peggiore degli incubi per un territorio intero", conclude Gatta.