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"Accade probabilmente solo nel nostro Paese che essere i primi della classe corrisponda a una pinizione invece che a un premio". Lo sottolinea il capogruppo del Pd alla Regione Puglia, Pino Romano, commentando "la spesa record della Puglia per quanto riguarda i fondi comunitari (circa 784 milioni di euro dal 1 gennaio al 1 agosto 2013): un traguaro che potrebbe portare la Puglia, in base alle attuali norme in vigore a livello nazionale, a dover sforare il Patto di stabilità e subire sanzioni che penalizzano la nostra economia". "Come tutti sanno - ricorda Romano - la spesa comunitaria va co-finanziata, e la Puglia lo ha fatto con circa 392 milioni, praticamente 100 in più di quelle concesse dal cosiddetto 'decreto Barca'. Lo ha fatto - sottolinea Romano - perché immettere nel nostro tessuto economico 784 milioni di euro, significa uscire prima dalla crisi, permettere alle imprese di non licenziare e, non solo di non chiudere i battenti, ma di investire e poter assumere". "Purtroppo, però - rileva il capogruppo Pd - esiste una contraddizione tutta italiana, per cui ora la Puglia si trova tra l'incudine e il martello, tra la scelta, cioè, se spendere i fondi comunitari o rispettare il Patto di stabilità". "Per questo - conclude - raccogliamo l'appello del presidente Vendola a tutti i parlamentari pugliesi, e lavoreremo con i nostri deputati democratici affinché si individui presto una soluzione per impedire che la Puglia vada incontro a sanzioni previste da uno sforamento, sia pur controllato, del Patto di stabilità".
