Quantcast
Channel: Giornale di Puglia
Viewing all articles
Browse latest Browse all 89128

Migranti: il modello Puglia protagonista al convegno nazionale di Palermo

$
0
0
BARI - “Vi porto il saluto della Puglia, regione dell’accoglienza e della solidarietà, piattaforma del continente nel Mediterraneo e terra storicamente aperta all’incontro con culture, religioni, popoli diversi”. Il presidente del Consiglio regionale, Onofrio Introna, ha partecipato al convegno nazionale di Palermo: “Una politica d'immigrazione comune per l'Europa”, organizzato dall’Assemblea regionale siciliana e dalla Conferenza dei presidenti dei Parlamenti regionali.

L'iniziativa rientra nel percorso di approfondimento avviato dalle Assemblee legislative sulle priorità politiche e legislative europee, in vista del semestre di presidenza italiana UE. L’appuntamento siciliano, alla presenza del ministro dell’interno Angelino Alfano e del presidente della Commissione emigrazione del Senato, Pier Ferdinando Casini, è quindi uno dei confronti che intendono avanzare le proposte che i territori rivolgono al quadro d’azione comunitaria.

Ed uno dei nodi che attende il nuovo Parlamento europeo, dopo le elezioni del 25 maggio, è quello della “comunitarizzazione” delle politiche di asilo e di immigrazione, che i Paesi europei cercano di armonizzare dagli anni Novanta. Il semestre di presidenza italiana coincide con l’attuazione del “Patto sull’emigrazione”, approvato dal Consiglio europeo nel 2008, ma mai messo in pratica.

Un’occasione per la Puglia di illustrare il proprio modello, di far valere la propria esperienza. Intervenendo a Palazzo dei Normanni, Introna ha insistito sull’esigenza di una politica d'insieme europea. È un tema, ha detto, “che torna tragicamente d’attualità ad ogni dramma del mare, per scomparire prima o poi dalle pagine dei giornali e dalle agende dei governi. Ogni nuova tragedia a sua volta lo rimette brutalmente davanti alle coscienze, ma tutto resta dolorosamente sterile. E le comunità di frontiera che devono dare soccorso e assistenza a un’umanità in fuga dalla povertà restano sempre sole”.

Ma non può restare un problema soltanto di Lampedusa, della Sicilia o della Puglia, che pure lo conosce bene e ha imparato a gestirlo col doveroso rispetto per la vita. E nemmeno è un’esclusiva dell'Italia: è l’Europa che deve farsi carico di una migrazione epocale. Un esodo che va affrontato a medio termine favorendo lo sviluppo dei paesi d'origine dei migranti e, intanto, ‘spianando’ le ‘armi del bene’, sull’esempio dei pugliesi: sensibilità, fratellanza, umana partecipazione”.

Introna ha fornito i dati di sintesi che riguardano la Puglia. Dal 2006 al 2013 i CIE di Bari (Palese) e Brindisi (Restinco) hanno ospitato più di 8.900 stranieri. 1.200 ingressi ogni anno, per una permanenza in genere tra 60 e 100 giorni. Bassa la percentuale dei rimpatri di immigrati irregolari: la media dei sette anni si ferma al 37%.

A parte la delocalizzazione di quasi 5000 tunisini a Manduria, nella primavera 2011, salgono ad oltre 30.000 i richiedenti asilo accolti dal 2008 al 2013 nei tre CARA (Foggia, Bari e Brindisi). Vi sono stati destinati anche i migranti sbarcati in altre regioni. Nel 2011, sempre con la crisi nordafricana, il Centro di Bari ha toccato 8.500 ospiti, in gran parte provenienti dalla Sicilia.

Viewing all articles
Browse latest Browse all 89128

Trending Articles



<script src="https://jsc.adskeeper.com/r/s/rssing.com.1596347.js" async> </script>