Joseph Tusiani nasce il 14 gennaio 1924 a San Marco in Lamis (FG), da Maria Pisone, sarta, e Michele, calzolaio, emigrato nel Nordamerica l’anno precedente, e non più tornato.
Per l’occasione hanno raggiunto l’illustre concittadino un gruppo di 13 amici ed estimatori tra i quali Raffaele Cera, Michele e Grazia Galante, Matteo Coco e Angela Rita, Matteo Paglia, Domenico Gravina, Antonio Cera ed altri, che hanno portato a Tusiani in omaggio un calendario realizzato dalla tipografia ‘Boragrafiche’ di San Marco in Lamis, quale omaggio al poeta da un gruppo di alunni e insegnanti del Circolo ‘Balilla’, dove insegna la stessa Angela Rita, sul quale sono riportati brani dialettali del giovane novantenne.
La serata, scrive Raffaele Cera, è stata memorabile anche per la presenza di persone molto care a Joseph, il fratello Michael, la cognata, i nipoti e pronipoti, gli amici di New York, personalità istituzionali, tra i quali il Console Italiano e, ovviamente il gruppo giunto appositamente da San Marco in Lamis.
La manifestazione per il poeta e gli intervenuti è stata grande e memorabile: vi sono stati momenti nei quali ha fatto capolino l’emozione di Joseph che non ha voluto celare o minimizzare mentre pronunciava il suo discorso al microfoni della RAI regionale. Insomma un compleanno indimenticabile per un italiano ed i suoi amici nella lontana New York.
Joseph Tusiani, a dispetto delle umili origini, è diventato personalità di spicco nella letteratura italo-americana, professore emerito di Letteratura Italiana del Lehman College University di New York, ha al suo attivo una importante e lunga carriera universitaria nonché di poeta e scrittore. L’ultima sua pubblicazione scritta per i 90 anni ha il titolo “Ninety Poems”, una personale antologia in lingua inglese, edita da Baroque Press di New York.
Infine, Sergio d’Amaro ha curato, per l’evento, un fascicolo di “Frontiere” (anno XIV, n. 27-28, 2013) dedicato a «Joseph Tusiani per i suoi 18 lustri».Ed a tal proposito mi piace ricordare la nota di Cosma Siani dell’Università di Tor Vergata di Roma che ricorda una storia d’un interesse (e di un’amicizia).
Scrive Siani: «La presenza di Tusiani influenzò anche le mie decisioni al momento di iscrivermi all’università. Scelsi di studiare lingue straniere, all’Istituto Universitario Orientale di Napoli e scelsi l’inglese come lingua di laurea, nonostante non la conoscessi affatto perché nelle scuole medie e superiori avevamo solo il francese. Anche il fatto di studiare l’inglese all’università venne dunque naturale, per l’influsso di Joseph Tusiani nella mia esperienza. Fu lui, una volta che feci la mia scelta, a stimolarmi all’uso della lingua. Prese a scrivermi in inglese già mentre ero ancora studente. E una volta che mi trovavo a Londra e gli scrissi in italiano, mi rispose “I had fervently hoped that your immersion in the British sap would inspire you to write in English” (Speravo ardentemente che l’immersione nella linfa britannica ti inducesse a scrivere in inglese). Da allora le lettere che gli mandai furono ininterrottamente in questa lingua».
Auguri di lunga vita a Joseph che tanto lustro e risalto ha dato e sta dando alla terra ed alla storia di San Marco in Lamis e dell’Italia.