di Nicola Zuccaro -"Vito mi ha detto che il Bari è finito". Sono da poco passate le 10.15 del 19 aprile: un sabato di resurrezione per la fede cattolica ma non per quella biancorossa. Nella frase pronunciata in dialetto da un passante in Via Brigata Regina è racchiuso quel sentimento di rassegnazione che sin dalle 12 del 18 aprile ha preso piede in città a seguito della fumata nera scaturita al termine della prima convocazione dell'asta fallimentare.Ripartire dai dilettanti? La prospettiva da più parti temuta (specie di chi sostiene che con l'uscita di scena dei Matarrese il calcio a Bari è finito) è la ripartenza dai dilettanti. A scongiurare questo triste e amaro epilogo dovrà essere il Fc Bari 1908.
La società registrata lo scorso 25 maggio alla Camera di Commercio di Bari è l'unica - pur alla luce della documentazione incompleta, presentata all'Asta di ieri - che, come si dice dalle nostre parti, ci sta mettendo la faccia nelle persone di Gian Luca Paparesta e di Fabio Sperduti.
In loro, gran parte della tifoseria biancorossa, presente ieri dinnanzi al Tribunale, ripone le proprie speranze in vista della seconda convocazione fissata per lunedì 12 maggio 2014 e in occasione della quale - come preannunciato dall'ex arbitro internazionale - si presenterà il tanto atteso assegno circolare certificante il deposito della cauzione di 3 milioni di euro. Alla tifoseria non resta che incrociare le dita.