
In particolare - sottolinea la nota - l’Autorità ha rilevato che per l’energia elettrica nel mercato libero si spende il 12,8% in più mentre per il gas la differenza è di + 2,8% (dati relativi alle utenze domestiche); dati allarmanti se si tiene conto che il mercato libero risulta meno conveniente proprio per le famiglie e le piccole imprese (in questo caso la differenza è pari a circa il 20% per l’energia elettrica), alle prese con le gravi difficoltà dovute alla crisi economica, mentre per le medie grandi imprese la differenza è del 6,6% sempre per l’energia (comunque percentuale rilevante). Per il gas invece le tariffe per le aziende sono all’incirca uguali o comunque non si registrano differenze sostanziali.
Molto grave - prosegue il comunicato - è la circostanza, che scaturisce anch'essa dall'indagine, che spesso gli utenti si spostano nel mercato libero a seguito di proposte di risparmio generiche, senza approfondimento, senza verificare le varie voci di costo, anche perchè spesso le proposte non sono di facile comprensione.
In pratica ciò che noi combattiamo da tempo, continua l'Avv. Del Buono: proposte ingannevoli, poco trasparenti, che creano all’utente una sgradita sorpresa al momento dell’arrivo delle bollette con costi più alti, fatturazione spesso irregolare, addebiti presunti, ovviamente sempre più alti dei consumi effettivi.
Il mercato libero così come è ora autorizza soprusi ai danni degli utenti, e qui l'Autorità deve intervenire per mettere un freno a questi abusi, sanzionando pesantemente i gestori responsabili di queste situazioni.
Visto quanto succede agli utenti quando passano al mercato libero, Ii invitiamo a contattarci ai nostri recapiti (tel 348 0086073 – email uniconsbari@gmail.com) per aiutarli nelle problematiche con i gestori di energia elettrica e gas, conclude la nota UniCons.