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La UIL Puglia e i numeri di una durissima crisi regionale: “Anno dal bilancio negativo, subito misure coraggiose per ripristinare sviluppo e crescita”

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BARI - "Il 2013 si chiude con un bilancio estremamente negativo: non c'è più tempo per gli indugi, il 2014 dovrà essere contraddistinto da misure forti e coraggiose in grado di cambiare la drammatica inerzia che si è radicata e che sta minando la tenuta socio-economica del territorio regionale".
È il pensiero espresso da Aldo Pugliese, Segretario generale della Uil di Puglia, nel corso del Consiglio Confederale regionale della Uil.

"I numeri della disoccupazione sono allarmanti - attacca Pugliese - dalla fine del 2012 sono andati perduti quasi 120mila posti di lavoro, con un tasso complessivo che sfiora il 20%. Ogni giorno, in Puglia, 133 persone perdono il proprio posto di lavoro: una fabbrica della disoccupazione che va fermata prima che sia troppo tardi".
Lo stesso discorso vale per la cassa integrazione. "Da gennaio a novembre 2013 - spiega Pugliese - sono stati autorizzati 53 milioni di ore, rispetto ai 59 milioni del 2012, sintomo di una situazione di crisi galoppante che sta obbligando tante imprese, specialmente le più piccole, alla chiusura. Una strage silenziosa che sta mettendo in ginocchio l'economia regionale, che paga un sensibile calo delle esportazioni e dei consumi in generale, ovvia conseguenza di un mercato occupazionale asfittico, che non risparmia il pubblico impiego, penalizzato da organici ridotti, dal turnover bloccato, il tutto a discapito dei lavoratori, costretti a convivere con uno stato di precariato diffuso, e della qualità dei servizi, inadatta alle emergenze che stanno travolgendo il territorio regionale".

"Le istituzioni - chiosa Pugliese - sono chiamate ad assumersi le proprie responsabilità, abbandonando l'immobilismo e intervenendo con tempestività per tutelare le classi sociali più in difficoltà, investendo sullo stato sociale, invece ancora una volta penalizzato nel bilancio regionale, riducendo la tassazione sul lavoro e la pressione fiscale in generale ad ogni livello, mettendo la parola fine ai tanti sprechi e ai troppi eccessi, creando così i presupposti per un rinnovato processo di crescita e sviluppo".

"Il sindacato - è intervenuto Domenico Proietti, Segretario confederale nazionale della Uil - deve giocare un ruolo fondamentale, proponendosi come cassa di risonanza di un mercato del lavoro che sta soffrendo un'assenza di risposte preoccupante. Nel corso dell'ultima manifestazione abbiamo proposto con forza le nostre richieste per indirizzare la Legge di Stabilità sui binari dell'equità, onde evitare di deragliare sui binari del rigore ad ogni costo, politica che ha già dimostrato il proprio fallimento".

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