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Puglia, in calo le aziende artigiane

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BARI – In calo le aziende artigiane in Puglia. Ce ne sono 70.759 (contro le 71.867 dell’anno precedente). Se ne sono «perse» 1.108, pari ad una flessione dell’1,5 per cento.

È quanto emerge da un’indagine sulla nati-mortalità delle attività economiche, elaborato dal Centro Studi di Confartigianato Imprese Puglia su dati Unioncamere-Infocamere.

Il saldo negativo è dovuto principalmente alla chiusura di 554 ditte di costruzioni (da 24.676 a 24.122), pari ad un tasso del 2,2 per cento. Il comparto edile rappresenta il 34,1 per cento della totalità delle imprese artigiane.

In calo anche l’andamento delle attività manifatturiere (-370 unità, da 16.832 a 16.462). Rappresentano il 23,3 per cento dello stock complessivo.

Seguono il commercio all’ingrosso e al dettaglio, pari al 9,1 per cento del totale, che comprende, per la maggior parte, aziende erogatrici di servizi alle persone ed alle imprese (-126 aziende, da 6.593 a 6.467); il settore dei trasporti, pari al 5,4 per cento delle aziende artigiane, registra la perdita di 61 imprese (da 3.902 a 3.841); i servizi di alloggio e di ristorazione, pari al 4,4 per cento del totale delle imprese, ha subìto una flessione di 33 unità (da 3.125 a 3.092).

Crescono del 2,4 per cento, in controtendenza alle altre attività, le agenzie di viaggio e noleggio, con un incremento di 38 società (erano 1.588, oggi sono 1.626) e gli altri servizi alla persona (di 39 unità, da 12.068 a 12.107).

«I dati elaborati dal nostro Centro Studi – commenta Francesco Sgherza, presidente di Confartigianato Imprese Puglia – segnalano un calo delle aziende artigiane su base annuale. Dall’inizio della crisi economica le nostre piccole imprese hanno complessivamente dimostrato una resilienza senza pari, registrando altalenanti performace su base congiunturale. Molte di loro hanno superato le difficoltà sfoderando le armi dell’innovazione e dell’internazionalizzazione e puntando sulle proprie caratteristiche di adattabilità rispetto alle mutate situazioni di contesto. Tuttavia non sempre quest’approccio è stato sufficiente.

Secondo Sgherza – pesa come un macigno la situazione delle imprese edili e dei loro addetti, letteralmente falcidiati negli ultimi cinque anni. Allo stesso modo preoccupa lo stato del manifatturiero artigiano, stressato dalla dissoluzione di intere filiere produttive e soffocato da tasse e burocrazia.

La Puglia non può permettersi di perdere ulteriore terreno in un settore essenziale per la sua economia. La nuova programmazione regionale a valere sulle risorse comunitarie – conclude il presidente – dovrà guardare con rinnovata attenzione all’artigianato, approntando strumenti idonei a garantirne il consolidamento e la ripresa, anche in chiave di ricambio generazionale».

Analisi nelle province pugliesi

Bari. Rappresenta il 40,8 per cento delle imprese artigiane in Puglia (28.881 su 70.759). Da un anno all’altro si sono perse 485 aziende, pari all’1,7 per cento in meno.
Brindisi. Rappresenta il 10 per cento delle aziende artigiane (7.085 su 70.759) e ha «smarrito» 111 unità, pari ad un tasso negativo dell’1,5 per cento.
Foggia. Rappresenta il 13,3 per cento delle imprese artigiane (9.445 su 70.759). Ne sono scomparse 178 (-1,8 per cento).
Lecce. Rappresenta il 25,2 per cento delle aziende artigiane (18.847 su 70.759). E’ diminuito di 338 unità (-1,9 per cento).
Taranto. Rappresenta il 10,6 per cento delle imprese artigiane (7.501 su 70.759). Perse 4 unità, pari ad un tasso negativo dello 0,1 per cento.

"Freccia Rossa a Lecce, i partiti nascondono le loro responsabilità"

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ROMA - Nel dibattito sul Treno Freccia Rossa a Lecce, interviene nuovamente il Deputato del M5S Diego De Lorenzis, ricordando che mentre la propaganda va avanti con proposte non sostenibili, le iniziative serie che porterebbero benefici al territorio, vengono ignorate.

“Più volte ho sostenuto” - commenta Diego De Lorenzis, capogruppo M5S della Commissione Trasporti della Camera dei Deputati - “che sul Freccia Rossa a Lecce, il Ministro Delrio ha rifilato una raffica di promesse senza alcun elemento concreto ed è inaccettabile che in una sede istituzionale si raccontino favole senza alcuna certezza in maniera tanto improvvisata. Trenitalia e Regione Puglia nel tavolo al Ministero Roma hanno riconosciuto che l’unico modo di finanziare le corse del treno aggiuntivo, che è un servizio a mercato, e tramite l’incremento del biglietto senza dirlo all’opinione pubblica. Ovviamente si comprende per quale ragione un’azienda non voglia accollarsi costi che per un servizio che ad oggi fino a Bari produce perdite per diversi milioni di euro.”

“D’altra parte, finanziare direttamente” - aggiunge il deputato Diego De Lorenzis - “con denaro pubblico del Ministero o della Regione, e non se ne ha notizia nei bilanci, il servizio dei Freccia vorrebbe dire probabilmente far pagare agli italiani il costo di una multa salata per l’infrazione europea come aiuto di stato per un servizio in cui dovrebbe esserci concorrenza! Esattamente replicando quanto accaduto con i fondi pubblici dati a Ryanair dalla Regione senza alcuna trasparenza”.

“Nel frattempo la Regione Puglia” - continua il deputato - “che invece doveva garantire efficienza sui servizi pagati con i soldi pubblici, cioè per i treni regionali, gli intercity e i treni delle Ferrovie del Sud Est, non ha migliorato il servizio. Ed è grazie alle interrogazioni del sottoscritto se lo scandalo delle FSE è venuto a galla, come è merito delle mie interrogazioni l’indagine della Guardia di Finanza avviata sui fondi della Regione a Ryanair. I partiti sono i responsabili della insoddisfazione dei cittadini pugliesi sui servizi di mobilità tanto da spingerli a gran voce a chiedere servizi privati a mercato invece di pretendere che quelli pubblici per cui hanno già pagato siano disponibili e degni di un paese civile”.

“Inoltre, invece di fare propaganda sui Freccia per la stagione estiva, sarebbe meglio che la Regione non ignorasse la nostra proposta, fatta anche quest’anno, affinché Trenitalia estenda anche in Puglia l’iniziativa “al Mare in Treno” che permetterebbe ai turisti viaggiare gratuitamente per venire a soggiornare in Puglia a costo zero per le casse pubbliche”.

“Credo che i pugliesi siano stanchi di ascoltare proposte atte a nascondere le colpe dei partiti e dei politici incompetenti che hanno governato finora” - conclude il portavoce del M5S, Diego De Lorenzis - “che preferiscono raccontare ai cittadini solo quello che conviene loro quando non usano la tecnica dello scaricabarile”.

Spazio, Walter Villadei in Puglia

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BARI - "Alla vostra età, tutti hanno un sogno; il mio è stato lo spazio. Ma dovete capire che l'avventura dell'uomo nello spazio è nata grazie alla collaborazione con la ricerca e allo studio". Sono le parole del cosmonauta Walter Villadei dell'Aeronautica Militare che ha incontrato a Bari, nel liceo scientifico 'Fermi', oltre 300 studenti di scuole del capoluogo e provincia nell'ambito della iniziativa dell'Aeronautica Militare, Ministero della Difesa e MIUR che hanno promosso un bando rivolto agli studenti italiani degli ultimi anni delle scuole superiori, perché propongano esperimenti da portare a bordo della Stazione Spaziale Internazionale. I vincitori verranno selezionati in base alla valutazione di una possibile replicabilità dell'idea progettuale vincitrice a bordo della SSI.

Fal: bilancio chiude in positivo

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Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, in qualità di socio unico, ha approvato il Bilancio 2015 delle Ferrovie Appulo Lucane srl, che si chiude con un utile di esercizio pari ad € 3.384.017, circa il doppio rispetto al 2014 e in crescita costante negli ultimi esercizi finanziari.
Un trend positivo che negli ultimi due anni ha consentito di patrimonializzare la società con due aumenti del capitale sociale, passato da € 10.012.911 ad € 12.697.866 e che nei giorni scorsi ha visto il Ministero, su proposta del  Consiglio di Amministrazione (composto da Matteo Colamussi, Caterina Santese e Angelo Mautone), destinare una parte degli utili di Bilancio, pari ad € 802.133,75, ad un ulteriore aumento del capitale sociale di Fal, portandolo ad un totale di € 13.500.000, con un incremento del 34% rispetto al 2013.
La restante parte dell'utile è stata destinata ad acquisto di nuovi treni, in linea con la strategia di rilancio dell'azienda mirata al miglioramento ed al potenziamento dei servizi resi agli utenti. 
Negli ultimi anni, infatti, il parco mezzi è stato quasi completamente rinnovato (ad oggi sono nuovi il 60% dei bus ed il 90% dei treni circolanti).
I risultati sono stati ottenuti attraverso un sostanziale contenimento dei costi di produzione, un sensibile aumento dei ricavi e grazie alla capacità non solo di reperire, ma anche di spendere in modo efficiente ed efficace i finanziamenti nazionali ed europei a disposizione, in sinergia con le Regioni Puglia e Basilicata.

Vittoria, contro il randagismo arriva il 'Bonus casa'

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di PIERO CHIMENTI — Anche la città ragusana aderisce alla tutela dei nostri amici a quattro zampe. Il sindaco ha varato infatti un bonus di 100 euro di sgravio sulla Tari a chi adotterà un cane randagio e lo curerà negli anni. Il rilascio del bonus sarà monitorato costantemente dall'amministrazione comunale. Vittoria si è unita altre città sparse da nord al sud che hanno varato direttive per debellare il randagismo. Secondo Legambiente, queste iniziative hanno un doppio beneficio: oltre a dare una famiglia e affetto ai cani, permette ai comuni un risparmio nella spese di bilancio di mantenimento dei cani nei canili.

Stati Uniti, Listeria nei vegetali surgelati: due morti e 5 ricoverati in gravi condizioni

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STATI UNITI - Attenzione alla tradizionale "frutta e verdura surgelata" importata dagli USA, potrebbe essere contaminata con Listeria monocytogenes. L’allarme arriva dalla Food and Drug Administration (FDA) che ha appena avviato un’inchiesta al riguardo in collaborazione con la Centers for Disease Control statunitense oltre che i funzionari sanitari locali. Dopo un richiamo iniziale di 15 marche di verdure surgelate, CFR Surgelati di Pasco, sta espandendo il richiamo includendo tutti i "frutti biologici tradizionali surgelati anche alla verdura surgelata" etichettati sotto 42 marchi diversi, tra cui il grande marchio Walmart’s Great Value. I prodotti refrigerati sono stati venduti a livello nazionale e in Canada.

Il richiamo che una volta era limitato a 15 articoli, ora include tutti i prodotti realizzati o trasformati nella struttura CRF Surgelati di Pasco dal 1 ° maggio 2014 con scadenza minima 2018. Il richiamo include 358 prodotti di consumo venduti con 42 marchi distinti. Fra i prodotti ritirati, broccoli biologici e non biologici, zucca, carote, cavolfiori, mais, edamame, fagiolini, fagioli italiani, cavoli, porri, fagioli, cipolle, piselli, strisce di peperone, patate, medley di patate, medley radice, spinaci, patate dolci, varie verdure miste, miscele, mirtilli, ciliegie, pesche, lamponi e fragole. Inoltre sono state colpite dalla malattia 7 persone in 3 Stati, alcune delle quali aveva consumato prodotti della CFR. Secondo il comunicato, due sono morte.

Listeria è una famiglia di batteri composta da dieci specie. Una di queste, Listeria monocytogenes, causa la listeriosi, una malattia che colpisce l’uomo e gli animali. Seppur rara, la listeriosi è spesso grave, con elevati tassi di ricovero ospedaliero e mortalità. Nell’UE sono stati segnalati circa 1470 casi nell’uomo nel 2011, con un tasso di mortalità del 12,7 %. La Listeria si ritrova nel terreno, nelle piante e nelle acque. Anche gli animali, tra cui bovini, ovini e caprini, possono essere portatori del batterio. Il consumo di cibo o mangime contaminato è la principale via di trasmissione per l’uomo e gli animali. Le infezioni possono verificarsi anche attraverso il contatto con animali o persone infetti. La cottura a temperature superiori a 65 °C uccide i batteri.

Tuttavia il batterio Listeria può essere presente in diversi alimenti pronti e, a differenza di molti altri batteri di origine alimentare, tollera gli ambienti salati e le basse temperature (tra +2 °C e 4 °C). Non e' chiaro se i prodotti surgelati contaminati siano stati importati anche in Italia, dove per altro sono diverse le societa' che vendono frutta e verdura biologica surgelata, importata dagli USA. In attesa di una risposta del ministero del Welfare, commenta Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, associazione ormai punto di riferimento per la sicurezza alimentare in Italia, invitiamo ad evitare il consumo di prodotti surgelati importati dagli Stati Uniti con brand CFR Surgelati. Sul sito del nostro ministero della Salute non c’è ancora alcuna informazione.

Usa 2016, in Indiana trionfano Trump e Sanders. Cruz si ritira

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Nelle presidenziali americane si segnala il ritiro del principale oppositore alla corsa del magnate newyorchese Donald Trump alla Casa Bianca: il senatore del Texas Ted Cruz, il beniamino del Tea Party che si proponeva come l'unica alternativa al tycoon, ha annunciato il ritiro dalla corsa dopo essere stato sconfitto pesantemente nelle primarie dell' Indiana: 52,8% a 36,9% con il 75% delle schede scrutinate.

Trump ha ora la strada spianata per la nomination in una gara a due con il governatore moderato dell'Ohio John Kasich, che ha deciso di continuare a correre nonostante un risultato imbarazzante (7,7%). Sorpresa anche in campo democratico, dove Bernie Sanders alla fine di un lungo testa a testa dopo un iniziale vantaggio di Hillary: 53,2% a 46,8%.

"Sembra che la strada (per la vittoria, ndr) si sia chiusa. Abbiamo dato tutto quello che avevamo, ma gli elettori hanno scelto un'altra strada e quindi con il cuore pesante ma con sconfinato ottimismo per il futuro a lungo termine della nostra nazione, sospendiamo la nostra campagna", ha annunciato Cruz ai suoi elettori da un palco di Indianapolis, insieme a tutta la sua famiglia e a Carly Fiorina che solo pochi giorni fa aveva indicato prematuramente come suo eventuale futuro vicepresidente giocandosi l'ultima carta a disposizione, quella femminile. Nessun accenno al frontrunner, dopo il duro scambio di accuse nel giorno del voto, solo l'impegno a continuare la sua battaglia per la liberta' e la costituzione.

Donald Trump e' stato il solito ciclone, mettendo a segno una vittoria schiacciante, la settima consecutiva: ha conquistato oltre il 50% dei voti, a conferma che ormai e' la scelta della maggioranza dell'elettorato repubblicano, come suggeriscono recenti sondaggi, e ha incassato quasi tutti i 57 delegati in palio, attribuiti con la formula del 'winner-take-all' (chi vince piglia tutto).

Difficile ora che Kasich nelle prossime primarie gli impedisca di arrivare al numero magico di 1237 delegati.

Il riso tra storia, tradizioni e curiosità

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di VITTORIO POLITO — Le origini del riso non sono certe, si ritiene che le varietà più antiche siano comparse oltre quindicimila anni fa lungo le pendici dell’Himalaya. Pare che durante l’Impero Persiano il riso si propagò verso l’Asia occidentale e poi si estese in altre direzioni. Quel che sembra attendibile è che dalle specie primordiali di questa graminacea se ne siano differenziate una ventina. Solo due di queste hanno tutt’oggi una certa rilevanza a scopo alimentare: ‘Oryza sativa’, di origine asiatica, e ‘Oryza glaberrima’, di origine africana.

Le più antiche ciotole in argilla contenenti riso, ‘Oryza sativa’, rinvenute in Indocina, risalgono a oltre 5000 anni a.C. e il termine tamil “Arisi”, da cui pare derivi il nome latino, compare poco più tardi in India, ma i preziosi chicchi giungono in Occidente solo in epoca cristiana, nella Roma imperiale. A coltivare per primi il riso, secondo gli storici, furono gli Arabi in Sicilia, e poi gli Aragonesi: sta di fatto che a metà del XIV secolo il riso si diffonde in Italia grazie ai dominatori spagnoli. La prima notizia certa sulla coltura del riso riconduce a quella che ancora oggi è la patria risicola d’Italia, la Lomellina. È, infatti, nel feudo di Robbio Lomellina che Ludovico il Moro, Duca di Milano, avvia una coltivazione con la semente ricevuta dal cugino Gonzaga.

Di lì a pochi anni il Ducato di Milano si specchierà in migliaia di ettari d’acqua in cui germoglieranno piantine di riso. Anche Gian Galeazzo Sforza, secondo gli storici, contribuì alla diffusione della pianticella, mandando qualche sacco ai Duchi di Ferrara che disponevano di acquitrini. Oggi siamo i maggiori produttori d’Europa.

Perché il riso è coltivato in nord Italia? La ricchezza di acqua delle regioni Piemonte e Lombardia, in particolare Vercelli, Novara e Milano, fa vantare il primato di produzione tra i paesi dell’Unione Europea, non solo, si coltiva anche un riso di primissima qualità e varietà per cui il suo utilizzo è sempre più moderno e attuale.

In riferimento poi alle tradizioni il riso è diventato anche motivo di culto. Dalla Thailandia a Giava, dalla Corea al Giappone, senza dimenticare la Cina, l’oriente è ricco di miti, storie e racconti, ricchi di fascino che rivelano il rispetto e la gratitudine verso questa pianta. Vi sono credenze che ritengono il riso una pianta che possiede un’anima, per cui si organizzano feste e riti propiziatori per rendere benevolo il destino e ottenere raccolti abbondanti.

In Italia, invece, diventato molto più tardi di uso comune, ha lasciato tracce importanti nel costume. Non a caso si usa lanciarlo nei matrimoni per augurare prosperità e ricchezza agli sposi nonché giorni felici di fecondità e di buona salute. Il riso ha inciso anche sulle abitudini di vita di molte generazioni, dando vita a figure popolari, come quelle delle mondine, che nel corso dei mesi di coltivazione, dalla primavera ai mesi invernali, si recavano nelle zone di raccolta affrontando grandi difficoltà e sacrifici. Ovviamente ci riferiamo al periodo in cui il riso era coltivato manualmente ed il lavoro delle mondine consisteva nello strappare erbacce.

Per le caratteristiche organolettiche e la sua versatilità il riso è usato moltissimo in campo alimentare. In Giappone, ad esempio, è possibile anche bere vino di riso, si chiama Sakè e rappresenta una bevanda tradizionale che in precedenza veniva usata come bevanda propiziatoria nelle cerimonie religiose.

Forse il miglior uso del riso lo fanno gli italiani. Probabilmente perché considerato un piatto povero ma ricco sul piano nutrizionale. Oggi non è più povero e gli innumerevoli risotti che abbiamo il piacere di assaporare non si contano. È appena il caso di ricordare, per i baresi, il risotto ai frutti di mare o la celebre ‘tiella’ di “riso, patate e cozze”, che non temono confronti e concorrenza con nessun’altro piatto. La celebre ‘tiella’, infatti, vinse nel 2001 l’Oscar al Salone Internazionale del pesce di Bologna, classificandosi tra i primi 15 piatti regionali del mare. Vi pare poco?

Ed ora qualche curiosità.

Per i musulmani il riso è una goccia di sudore di Maometto caduta dal cielo, per cui è considerato cibo divino simbolo di vita, fertilità, abbondanza. Da qui l’abitudine di lanciare sugli sposi una pioggia di riso come simbolo beneaugurante.

Una mania simile viene seguita in India nelle cerimonie nunziali. Il riso viene messo a piccole manciate nel palmo delle mani della sposa mentre gira intorno all’altare, poi lo si versa sul capo degli sposi. Sempre in India, quando nasce un bimbo, si introduce nella sua bocca un pizzico di polvere di riso. L’estremo saluto ai defunti invece è rappresentato da una manciata di chicchi.
In Cina per molto tempo il riso è stato utilizzato come moneta di scambio.

Dal riso si ricavano numerose bevande. In Giappone, ad esempio, oltre al sakè, si ottengono anche altre bevande. Il termine “Toyota”, divenuto marchio di un noto colosso dell’auto, significa “Generoso campo di riso”. “Honda”, nome di un’altra affermata casa automobilistica giapponese, tradotto vuol dire “risaia principale”.

L'acqua in cui si è bollito il riso è un ottimo “inamidante”, usato per secoli per camicie e colletti: non inquina, non macchia e non costa nulla.

Ora parliamo del risotto, che non è un piatto, ma un tipo di cottura, che secondo un manoscritto conservato nella Biblioteca Trivulziana di Milano, sarebbe nato nel 1574, e pare ebbe origine per scherzo, in occasione delle nozze della figlia di Mastro Valerio di Fiandra, pittore fiammingo. Il pittore aveva un assistente di nome Zafferano, il quale aveva l’abitudine di mescolare l’omonima spezia ai suoi colori poiché li ravvivava. L’assistente, forse per gioco, si accordò con il cuoco per aggiungere un po’ di zafferano nel risotto ed il risultato fu sorprendente, sapore squisito e colore dell’oro, simbolo di ricchezza e prosperità. Da quel giorno il “risotto alla milanese” divenne uno dei piatti più alla moda non solo di quel momento, ma ancora oggi.

E non manca neanche la poesia di autore ignoto sul riso.

Il riso in versi

Del riso a noi c’importa poco e niente.
Sappiamo che proviene dall’Oriente,
ma il risotto, che tutto il mondo ammalia,
è nato qui da noi, proprio in Italia.

Cucinalo per bene, il tuo risotto.
Giralo, che se no si attacca sotto,
Abbi cura che sia compatto e sodo,
altrimenti – che orrore! – è riso in brodo.

Controlla. La forchetta non sta in piedi?
Allora non è denso quanto credi!
Carnaroli, Vialone, Arboreo, Baldo
ti daranno un risotto bello saldo
Assaggia: non è crudo, ti par cotto?
Se c’avevi un problema, è già risotto!

Chiesero pizzo ed imprenditore, 2 arresti a Bari

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BARI - Nuovo caso di estorsione nel capoluogo. Due uomini, di 25 e 27 anni, considerati dagli investigatori 'vicini' al clan Strisciuglio, sono stati arrestati dai carabinieri con l'accusa di tentata estorsione in concorso. Il provvedimento e' stato richiesto dalla Dia di Bari ed emesso dal gip del Tribunale.

Secondo quanto accertato, il 21 aprile scorso i due si presentarono in una ditta fornitrice di materiale edile e, dopo essersi presentati quali "ragazzi del quartiere San Pio", chiesero al titolare soldi per "stare tranquillo".

Al rifiuto dell'imprenditore, i malfattori risposero che si sarebbero fatti rivedere. Ma i carabinieri, che gia' tenevano d'occhio i due giovani, hanno scoperto il tentativo di estorsione e invitato il malcapitato imprenditore a collaborare. Decisiva per l'identificazione dei due responsabili, anche in questo caso, la presenza di telecamere di video-sorveglianza all'interno dell'azienda, e cosi' i due estorsori sono stati arrestati.

Arrestato il sindaco di Lodi. Renzi: nessun complotto

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LODI - Il sindaco di Lodi, Simone Uggetti (Pd), è stato arrestato questa mattina dal Nucleo di polizia tributaria delle Fiamme Gialle di Lodi per l'ipotesi di turbativa d'asta in relazione all'appalto per la gestione delle piscine comunali scoperte in via di aggiudicazione alla società Sporting Lodi. In relazione agli stessi fatti è stato arrestato, contestualmente, anche un avvocato di Lodi. Le operazioni sono tuttora in corso con l'acquisizione di documenti in Comune.

"Ho agito per il bene della città, come ho sempre fatto". Queste le parole, riferite all'ANSA, che il sindaco di Lodi, Simone Uggetti, ha detto al suo legale, Pietro Gabriele Roveda che lo assisterà nell'interrogatorio di garanzia in mattinata nel carcere di San Vittore.

RENZI: "NESSUN COMPLOTTO"- Nessun complotto, i magistrati facciano il loro lavoro. Il premier Renzi in una intervista a Rtl interviene sulla vicenda del sindaco Dem di Lodi arrestato per turbativa d'asta. Una vicenda che ha creato polemiche e riportato al centro la questione morale con i verdiniani che sono arrivati a parlare di un 'assedio dei pm'. "Ma de che", replica su questo punto il premier Renzi.

"Ovviamente - dice il leader Pd - fa male perché impedisce di far vedere cose positive dell'Italia ma serve chiarezza e tranquillità e rispetto al complotto dico 'ma de che'. C'è un'indagine in corso, piena fiducia nei magistrati". "Chi è colpevole - ha aggiunto Renzi - è giusto che paghi ma nessuno tipo di stumentalizzazioni su questo. Non si gridi al complotto, al 'siamo assediati', se i magistrati vedono ipotesi di reato procedano, vadano a sentenza", ha concluso.

"Io mi arrabbio - sostiene ancora Renzi - perchè il mio governo ha aumentato le pene per la corruzione e aumentato la durata della prescrizione sulla corruzione mentre altri hanno votato no. La questione morale c'è dappertutto, c'è qualcuno che ruba, non va bene ma smettiamola di sparare sugli altri. Non c'è destra contro sinistra ma onesti contro ladri". "M5s e Lega - accusa Renzi - usano due pesi e due misure. Parlare di riforma costituzionale in questa vicenda non c'entra niente, è un tentativo di strumentalizzare una vicenda giudiziaria". "E' molto facile - dice il premier replicando agli attacchi di Salvini - fare battaglia su questo contro altri. Ieri Mantovani è tornato in aula tra la bagarre dopo essere stato indagato per vicende legate a questioni di tangenti e corruzione".

Bari, tappa fissa per il Setterosa?

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di NICOLA ZUCCARO — All'indomani del successo ottenuto dalla Nazionale italiana femminile di Pallanuoto ai danni dell'Olanda per 15-10, ed in virtù del quale le azzurre selezionate da Fabio Conti guadagnano l'accesso alla Super World League in programma dal 7 al 12 giugno a Shangai, riecheggia ancora, nello Stadio del Nuoto, il grido "Italia! Italia!". Un elemento di non poco conto che, oltre a confermare quanto sia stato decisivo l'apporto del pubblico barese per accedere alla competizione internazionale sopra menzionata, indica che Bari con il suo moderno impianto di gioco ha i titoli e sopratutto i meriti per candidarsi a sede fissa per le gare interne del Setterosa.

IL MATCH - Spalti traboccanti di gente ed entusiasmo arrivati da tutta la Puglia per la vittoria dell'Italia femminile di pallanuoto (15 a 10) sull'Olanda. Lo Stadio del Nuoto di Bari si presenta col vestito migliore al grande appuntamento con la Worlod League, grazie alla collaudata organizzazione della Waterpolo Bari. E lo fa con i colori prevalenti di azzurro, come la Nazionale, e rosa, e come le ragazze del Sette allenato dal C.t. Fabio Conti, impegnate nell'ultimo turno di qualificazione per la Super Final di Shanghai (diretta Rai Sport 1). Circa 800 spettatori hanno assistito alle parate di Gorlero e alle formidabili conclusioni di Teresa Frassinetti e della capitana Tania Di Mario, che a Rio de Janeiro affronterà la sua quarta Olimpiade.

Spettacolo sugli spalti e in vasca, dove nell'intervallo lungo, tra il terzo e il quarto, è andato in scena lo spettacolo di nuoto sincronizzato delle sirenette della Waterpolo.

Partita bellissima, condotta, fin dallo sprint per il possesso palla, da Di Mario e compagne. Le Olandesi, vice campionesse del mondo ed europee, arrivate a Bari in testa al girone con due punti di vantaggio sulle azzurre, erano motivatissime, convinte di poter raggiungere le finali del torneo, dopo essere state escluse clamorosamente dalle Olimpiadi. Ma difronte a loro hanno trovato il muro azzurro eretto dal Sette di Conti e dal pubblico pugliese, che ha trascinato le ragazze alla vittoria, con Di Mario, Emmolo, Frassinetti e Radicchi, capaci di palombelle e fendenti da fuori area andati a segno a ripetizione. Il resto lo ha fatto la grande difesa del Setterosa e le parate di Gorlero. La resistenza olandese è di fatto durata due tempi, quelli conclusi sul 5 a 2 e 8 a 4 Italia. Nel terzo lo strapotere azzurro ha determinato una voragine in vasca e sui tabelloni, con un vantaggio che è arrivato sul + 8, siglato da Queirolo, che da lontano ha trovato Aarts poco reattiva tra i pali. La frazione si è conclusa con un perentorio 13 a 5 per il Setterosa, che ha di fatto staccato in quel momento il biglietto per la Cina, scavalcando le Orange nella classifica finale. Nell'ultima frazione le ragazze di Conti, vistosamente appagate, tolgono mani e braccia dall'acceleratore. Il Ct dà spazio a chi ha giocato meno. Le olandesi tirano fuori il loro orgoglio e ne approfittano per accorciare le distanze, ma la supremazia azzurra è fuori discussione. Il pubblica dello Stadio del Nuoto esulta al countdown finale. Dal 7 giugno Di Mario e compagne, acclamate sotto gli spalti dal pubblico barese, e compagne voleranno a Shanghai, prima di puntare a una medaglia a Rio.

Giancluca Corrao: ‘’Amanti D’estate’’ conquista le radio indipendenti

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di REDAZIONE - Sta conquistando le radio indipendenti italiane ‘’Amanti D’estate’’, il nuovo singolo d’ll'artista ligure Gianluca Corra. Il brano racconta la storia complicata di una donna e  del suo ricordo che non si cancella col tempo e che continua nonostante storie si sono intraprese delle vite diverse. Il testo cita "Amanti d'estate così come noi, due storie sospese, due ore per poi tornare ancora amanti". 

Gianluca Corrao si presenta al pubblico dopo il precedente successo dell' album "#TRE", distribuito SELF dalla Smilax Publishing.Undici  brani che parlano di molte tematiche, dall’amore per il proprio figlio, alla canzone dedicata al suo migliore amico e alla canzone rivolta alle tematiche attuali. 

Nelle radio indipendenti  ‘Amanti d’estate’ è arrivato ai primi posti. Te l’aspettavi?
‘’Sono molto felice e non mi aspettavo questo risultato cosi immediato. Il brano sta andando molto bene nelle radio e sta piacendo molto alla gente’’.

Come nasce il brano?
‘’E’ stato scritto sia musica e parole da due cari amici miei (che sono Francesco Mignon e Giovanni Germanelli) . Mi è stato proposto di cantarlo e appunto appena ho ascoltato il demo, mi è piaciuto davvero tanto e ringrazio loro per avermi donato questa canzone che a modo mio, ho interpretato mettendoci tutto me stesso’’.

Quando hai capito che volevi fare il cantautore?
‘’La musica è sempre stata la mia passione sin da piccolo appunto. Poi da ragazzo coltivavo la mia passione andando con gli amici a fare serate di karaoke nei vari locali della mia città e finalmente nel 2012, realizzavo il mio sogno di fare uscire il mio primo singolo inedito “Desy” e da li passo dopo passo ho ottenuto tante gioie e soddisfazioni ‘’.

 Quali sono gli artisti che hanno influenzato il tuo percorso artistico? 
‘’Gli artisti a cui mi sono sempre ispirato e mi hanno influenzato molto sono Claudio Baglioni e Lucio Battisti a mio dire due mostri sacri della musica italiana. Ma apprezzo molto anche Tiziano Ferro e Raf’’.

CONTATTI GIANLUCA CORRAO:
http://www.gianlucacorrao.com
https://www.facebook.com/corraogianluca
https://twitter.com/corrao77
http://www.vevo.com/artist/gianluca-corrao

Eremo di San Nicola, due campagne internazionali di scavo

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SAN MARCO IN LAMIS - Due campagne internazionali di scavo archeologico, presso il cosiddetto “Eremo di San Nicola” a San Marco in Lamis, sul Gargano, sono in programma per il 2016. Un’opportunità formativa gratuita e di alto livello per studenti universitari che offre la possibilità di apprendere tecniche e metodologia di uno scavo archeologico, ma anche di sperimentare la attività di team working in un contesto internazionale. La prima campagna ha avuto inizio lo scorso 2 maggio con la partecipazione di studenti italiani di diverse Università e di studenti americani del John Felice Center di Roma, sede italiana della Loyola University di Chicago.

L’iniziativa rientra nell’ambito del Progetto nazionale FIRB-Futuro in Ricerca 2010 Spazi sacri e percorsi identitari. Testi di fondazione, iconografia, culto e tradizioni nei santuari cristiani italiani fra Tarda Antichità e Medioevo, che vede, sotto il coordinamento dell’Ateneo di Bari (responsabile scientifico e coordinatore nazionale Laura Carnevale, Dipartimento di Studi Umanistici), la collaborazione di altre Unità di Ricerca: Università "Kore" di Enna (responsabile scientifico Daniela Patti); Università di Padova (responsabile scientifico Chiara Cremonesi); Sapienza Università di Roma (responsabile scientifico Tessa Canella). La concessione di scavo dell’Eremo di san Nicola, di durata triennale, è stata concessa dal MIBACT al Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Bari Aldo Moro, mentre la conduzione dello scavo è dell’Università “Kore”, unità archeologica nell’ambito del Progetto FIRB (direttori dello scavo Daniela Patti, Giuseppe Roma).

Hanno patrocinato le campagne di scavo enti e istituzioni operanti sul territorio, Fondazione Puglia, Santuario di San Matteo Apostolo, Ente Parco Nazionale del Gargano, Comune di San Marco in Lamis, Protezione Civile di San Marco in Lamis, e l’Associazione Internazionale per le Ricerche sui santuari (AIRS).

La presentazione delle attività, che mirano a valorizzare l’area garganica in un piano di marketing territoriale integrato, e delle risultanze di questa prima campagna archeologica del 2016, avverrà giovedì 12 maggio, alle ore 10,30 presso i “Laboratori Urbani Artefacendo”, c/o Villetta comunale a San Marco in Lamis,  secondo il programma allegato al comunicato stampa.

Europol, probabile nuovo attacco in Europa

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ROMA - La minaccia terroristica "è ancora molto alta, la più grave dai tempi dell'11 settembre e temo sia probabile un nuovo attacco in Europa in futuro". Sono le parole del direttore di Europol, Rob Wainwright, al Comitato Schengen, aggiungendo che "non abbiamo informazioni su specifiche minacce nei confronti dell'Italia".

Emergenza cinghiali in Puglia: Gianni Stea ricostruisce i fatti

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BARI - “Nel settembre 2015, a seguito di una mia richiesta esplicita sull'emergenza cinghiali, l'assessore regionale Leonardo Di Gioia provvedeva immediatamente a convocare il Comitato tecnico Faunistico Regionale in seduta pubblica per un'audizione dei diversi soggetti interessati alla problematica. Dopo l’incontro l’assessore Di Gioia facendo proprio il mio invito istituiva un gruppo tecnico di cui facevano parte  Gennaro Russo dirigente AP. Caccia e Pesca Regione Puglia; Barbara Franzetti, Ispra; Nicola Cavallo Prov. di Taranto;  Laurence Jemmett, direttore veterinario ASL BA; Giovanni Ferrara, tecnico faunistico  Atc Bari; Onofrio Mongelli, Uff. Sanità Veterinaria  Reg. Puglia; Annagrazia Frassanito, Parco Alta Murgia; Marco Dattoli, segreteria Assessore”, in una nota il consigliere regionale e componente del Comitato faunistico venatorio del Consiglio regionale, Gianni Stea, ricostruisce la questione, al momento irrisolta delle problematiche connesse alla presenza di branchi di cinghiali, con danni agli ecosistemi agro-forestali e, soprattutto seri rischi per l'incolumità delle persone.

“Il gruppo tecnico - prosegue Stea - proponeva la stesura di apposito Regolamento per la programmazione e pianificazione del prelievo venatorio e del controllo  del cinghiale  che contemperasse le diverse forme di caccia al fine di contenerne la diffusione. Della bozza di regolamento, da sottoporre preventivamente alla supervisione dell'Ispre, se ne occupava Giovanni Ferrara (Atc Bari). L'Atc Bari è commissariato e l'attuale commissario è il prof. Antonio Camarda della Facoltà di Medicina Veterinaria di Bari, esperto di fauna selvatica e responsabile scientifico dell'Osservatorio faunistico regionale, che pur non facendo parte del Gruppo tecnico di lavoro non ha fatto mancare il suo apporto scientifico alla redazione del documento che quindi è stato trasmesso dallo stesso Camarda all'Area Metropolitana di Bari ed alla Regione Puglia affinché, per quanto di competenza, fosse valutato e tenuto in conto nell’ambito della programmazione delle attività che attengono la gestione di questa specie su scala sia regionale che provinciale. Il documento, nasce sulla scorta delle linee guida nazionali tracciate nel corso di un convegno scientifico tenutosi a Bologna il primo dicembre scorso - al quale l’Atc di Bari ha partecipato -, recependone in toto pareri e suggerimenti degli esperti dell’Istituto Superiore per la ricerca ambientale (ISPRA)".

"In pratica si intende promuovere un'attenta programmazione mediante la redazione del Piano di Gestione della specie su scala provinciale che vede la suddivisione del territorio in Distretti di caccia, la redazione del Piano di prevenzione dei danni alle coltivazioni agro-forestali, gli interventi gestionali, la valutazione della loro efficacia, il monitoraggio corretto dei danni e la stima dell'andamento demografico delle popolazioni di cinghiale ed un  commisurato Piano di prelievo, nonché l'importantissimo monitoraggio sanitario delle carni di cinghiale mediante il controllo dei capi abbattuti in appositi centri. Tra le tecniche di prelievo del cinghiale vi è la Braccata, la Girata da praticarsi nelle aree vocate alla specie, la Caccia di Selezione da praticarsi nelle aree problematiche e nelle aree non vocate, volta a contenere i danni e l'espansione della specie. Sono anche contemplate le modalità per eseguire gli interventi di controllo. Fondamentale è la formazione dei soggetti che svolgono le diverse forme di caccia e controllo soprattutto nell'ottica di migliorare la sicurezza nello svolgimento delle azioni di caccia”.

Ricostruiti i fatti, Gianni Stea chiede ora che il regolamento possa essere recepito, rappresentando anche un’ulteriore tappa verso la piena ed attiva collaborazione tra Regione Puglia, Province  ed ATC pugliesi,  nell’interesse dell’ambiente e in un’ottica di corretta ed innovativa gestione delle risorse faunistiche.

Xylella, allarme M5S: “Con il nuovo piano comincia una nuova mattanza dell'ulivo”

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BARI - Il nuovo piano per contrastare il batterio entro questo mese obbliga i proprietari di piante di ulivo ad effettuare la capitozzatura, cioè il taglio di grossi rami anche secolari. Interviene in merito il consigliere regionale M5S Cristian Casili vicepresidente della Commissione Ambiente del Consiglio regionale.

“E’ così cominciata di nuovo la mattanza dell'ulivo in quelle che dovrebbero essere le aree di contenimento della cicalina - dichiara Casili - Il nuovo piano prevede il ricorso generalizzato a potature, che in realtà sono capitozzature. Una manovra non solo sbagliata ma addirittura dannosa dal momento che, quando un ulivo è potato drasticamente - prosegue il consigliere pentastellato - o meglio martoriato tende ad emettere costantemente nuovi ricacci dal piede fino alle branche mutilate; proprio questi ricacci teneri sono quelli più appetiti dal vettore, questo lo dicono gli stessi esperti degli osservatori fitosanitari che hanno scritto il piano degli interventi. Quindi ci chiediamo dove sia la coerenza? Per giunta - sottolinea il consigliere M5S - questo tipo di interventi verrà finanziato con una apposita misura del PSR. Così si configurerà il disastro: tra chi speculerà sulle risorse regionali e chi sulla vendita di tonnellate di legna. Altro che abbattimenti, il triste sospetto è che lo scenario che ci attende sia ben più preoccupante”.

Il consigliere dei cinquestelle, agronomo di professione, sottolinea come le capitozzature non solo arrechino un danno permanente al patrimonio arboreo pugliese, ma espongono gli ulivi ad altre malattie indebolendoli ulteriormente. Nella zona della Castellana nel Gallipolino, area definita come focolaio iniziale, le capitozzature attuate da tempo hanno fatto molti danni e hanno comunque aumentato i disseccamenti.

“È folle e stupido pensare di contenere il vettore, la sputacchina, spogliando solo temporaneamente l'ulivo mentre le campagne e le aree periurbane sono in stato di degrado ed abbandono, ridotte a discariche a cielo aperto che costituirebbero comunque un teatro di diffusione dell'insetto vettore con le erbacee alte più di un metro. Smettiamola di prenderci in giro - insiste con forza Casili - e, soprattutto, di devastare l'olivocoltura salentina.”

Il consigliere pentastellato conclude con un monito agli olivicoltori: “Agli olivicoltori dico di non capitozzare e di procedere a potature selettive e graduali man mano che si incontra legno degradato, così come si è sempre fatto e caso per caso. Per il resto - conclude - sarà battaglia contro chi vuol perseverare a disintegrare il nostro patrimonio arboreo”.

Salviamo le edicole votive del Centro Storico di Bari

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di VITTORIO POLITO — L’edicola religiosa altro non è che un piccolo spazio a forma di tempietto o nicchia, ove è sistemata e custodita un’immagine sacra (affresco, bassorilievo, scultura, dipinto, oleografia, ecc.). Normalmente è collocata nei vicoli del centri storici, nei cortili dei palazzi, sulle facciate delle case o sopra le porte d’ingresso, come segno di protezione o “per grazia ricevuta”.

L’usanza di costruire edicole sacre viene da lontano. Risale addirittura all’epoca preistorica, e si diffuse poi largamente in epoca romana, con una gran varietà di tempietti, urbani e rurali, dedicati alle divinità pagane. Pare che solo nell’XI-XII secolo i cristiani abbiano iniziato ad usare le edicole, forse per rendere più vivo il rapporto con il Santo. Particolarmente ricche sono le città come Roma e Napoli, ma anche la Puglia ha una buona raccolta e Bari possiede un altrettanto ricco patrimonio presente soprattutto nella città vecchia.

Recentemente è stata inaugurata una immagine dell’Odegitria nell’omonima piazza di Bari dove si affaccia la Cattedrale. A Costantinopoli, terra dalla quale pare proviene, non c’è più traccia di quella Madonna, che invece è presente con tutte le sue tradizioni e devozioni nella nostra città.

Nella Bari vecchia si contano circa 250 edicole, dedicate alla Madonna, San Nicola, Crocifisso ed altri e, grazie all’iniziativa di Nicola Cortone e Nino Lavermicocca, sono state riscoperte e riportate nella collana “Santi di Strada” (Ed. B.A. Graphis-Pagina), dando la possibilità a molti di venirne a conoscenza e di valorizzarle. Le edicole religiose testimoniano storie invisibili, difficili da scrivere ma semplici da raccontare. Se queste testimonianze rivelano la storia di una collettività ne consegue che esse costituiscono un patrimonio culturale del luogo e dell’umanità. Di qui l’impegno morale di salvaguardia e di recupero.

Le edicole religiose formano un vero e proprio reticolato religioso, una sorta di “segnaletica” per i devoti. Il ruolo principale di questi “tempietti” era di proteggere il luogo sul quale erano edificati. Esse rappresentavano una vera e propria segnaletica. Venivano impiegate ad esempio per segnare i limiti di un fondo o delimitare le tappe di una processione o per delineare il percorso verso un Santuario. Quasi sempre queste costruzioni nascono come opere di devozione dei privati, e spesso sono state edificate per adempiere ad un “voto”. La maggior parte si trovano in luoghi pubblici, ma non mancano esempi eretti in luoghi privati.

Nell’antichità le sorgenti, i crocevia e i luoghi in cui era avvenuto un evento prodigioso erano considerati sacri ed erano segnati da tempietti. Con il cristianesimo questi si sono trasformati in oggetti di devozione verso varie figure divine come santi locali, la Madonna, il Cristo… Questi piccoli elementi architettonici sparsi per il nostro territorio prendono il nome di edicole votive. Sono vere e proprie forme di arte popolare, espressione di una religiosità radicata e diffusa che continua nel tempo. Nelle città e nei borghi si presentano sotto forma di nicchie sui muri esterni delle abitazioni, mentre lungo le strade hanno una struttura diversa con base a forma di parallelepipedo. Quasi tutte custodiscono al loro interno vari oggetti, come raffigurazioni sacre, rosari, fiori, ceri…

Spesso le edicole sono opere d’arte sistemate come oggetti preziosi soprattutto su vecchie costruzioni ed affidate in larga parte alla custodia e alla manutenzione di privati che se ne assumono volontariamente anche le relative spese.

Vito Signorile, direttore artistico del Teatro Abeliano di Bari, ha lanciato un’iniziativa, in favore della baresità, del dialetto barese e delle edicole votive del Centro Storico, in segno di riconoscenza verso Bari ed i baresi. Signorile ha pensato bene di fare un “oMaggio” a Bari” in collaborazione con la Commissione Culture, presieduta da Giuseppe Cascella, e l’Assessorato alle Culture del Comune di Bari, retto da Silvio Maselli, con idee e iniziative meritevoli di attenzione e collaborazione.

Signorile alla luce di quanto sopra ha proposto un progetto “inclusivo” che spinga a nuove abitudini e nuovi metodi di collaborazione, non solo da parte dei cittadini, ma soprattutto da parte delle Istituzioni, Ditte, Società, Associazioni culturali, Banche, operatori turistici, ecc., illustrando loro l’iniziativa, finalizzata soprattutto a rilanciare Bari e le sue tradizioni, il suo dialetto, il salvataggio, il restauro e la manutenzione delle edicole votive, attraverso la sponsorizzazione e l’organizzazione di eventi, i cui ricavati saranno devoluti a favore di tali iniziative.

Tutti sono invitati a collaborare ed “a dare una mano” per la riuscita dell’iniziativa nel solo interesse della Città di Bari e dei suoi cittadini. Non si chiedono soldi, ma impegno a sponsorizzare direttamente restauri e manutenzioni.

Punta Penna Taranto, Labriola: "bene il sequestro della discarica, ma serve cultura delle regole"

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TARANTO - “Taranto si trova per l’ennesima volta ad affrontare, in ritardo, un’emergenza ecologica, non riuscendo ad intervenire a tempo debito con la prevenzione. La discarica a cielo aperto di Punta Penna, da oggi sotto sequestro, è una vergogna con la quale la nostra città deve fare i conti, invertendo un atteggiamento menefreghista e intollerabile, diffuso tra tanti che ritengono che l’ambiente che ci circonda possa essere violentato a nostro uso e consumo”, lo dichiara l’onorevole Vincenza Labriola del Gruppo Misto alla Camera dei Deputati.

“La natura, come l’ambiente urbano, le nostre strade e le nostre piazze, i giardini destinati al gioco dei più piccoli, non sono altro che la continuazione della nostra casa – prosegue Labriola –. Ogni singolo cittadino ha il dovere di rispettare gli spazi comuni, e di chiedere alle istituzioni di fare altrettanto. Il degrado si combatte con uno sforzo congiunto. Alle istituzioni anche il compito di promuovere in ogni forma possibile il rispetto delle regole e di mettere in atto le misure preventive e repressive necessarie, sostenendo una cultura della legalità al fine di rendere la città e il suo comprensorio un territorio sicuro”.

Bari-Cagliari, sfida per la matematica promozione dei sardi. Ma già nel 1970...

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di FRANCESCO D'AGOSTINO — Nell'anticipo della quarantesima giornata del campionato cadetto i ragazzi di mister Camplone affronteranno il Cagliari di Rastelli per una sfida dal sapore della massima serie.

Al San Nicola, anche con un pareggio, i rossoblu potrebbero tornare in serie A dopo dodici mesi di assenza. Grande attesa sugli spalti, dove si prevedono oltre 30 mila spettatori per la partita di cartello del weekend.

Bari e Cagliari si sono affrontati in Puglia già venti volte: sei le vittorie dei padroni di casa, undici i pareggi e solo tre le vittorie dei sardi.

Da sottolineare tra i tanti precedenti di Bari e Cagliari la gara dell'aprile del 1970 in Sardegna. In campo i rossoblu, grazie ad una vittoria per 2-0,conquistarono lo scudetto grazie alle reti firmate da Gigi Riva, capocannoniere del torneo, e Sergio Gori.

La squadra di Manlio Scopigno, rivelazione assoluta del campionato, riuscì a vincere il tricolore in un testa a testa contro la Juventus. Un vero e proprio trionfo per una squadra di provincia che riuscì, per la prima volta nella storia del calcio italiano, a vincere un trofeo prestigioso.
I galletti di mister Pugliese invece si piazzarono sedicesimi e tornarono dopo un anno nel campionato cadetto.

Curioso un altro dato: la partita tra le due squadre è terminata per ben sette volte, tra serie A e serie B, con il risultato di 0-0.

L'ultima vittoria dei biancorossi contro i sardi è stata nel campionato di serie A 1999-2000. La squadra di mister Fascetti, in crisi di gioco e di risultati, riuscì a battere il Cagliari di Renzo Ulivieri grazie ad un rigore realizzato da Daniel Andersoon.

In serie B l'ultimo successo dei padroni di casa risale al torneo 1984-85. Allo Stadio Della Vittoria i biancorossi sconfissero i rossoblu ancora grazie ad un rigore della punta Edi Bivi.

L'ultimo incontro al San Nicola risale alla stagione di Serie A 2009-10 e terminò con il successo del Cagliari per 1-0, in virtù della rete siglata da Nenè.

Renzi, "M5S monumento a nepotismo"

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Scontro al calor bianco tra il premier Matteo Renzi e il Movimento 5 Stelle alla Camera. Il M5S è la "quintessenza dell'opacità, un monumento al nepotismo nel senso tecnico del termine": il documento su cui si fonda porta le firme "di Grillo, del commercialista di Grillo, di Casaleggio e del nipote di Grillo. E' il nepotismo applicato a un movimento politico. Noi invece siamo una comunità di persone, che sanno discutere, anche troppo a volte" - ha detto Renzi replicando al question time al M5s. "Se uno vale uno non appartiene a una società. Se lo scettro passa al figlio non è democrazia, è dinastia.""Siamo disponibili a scrivere insieme la legge sulle fondazioni - ha proseguito Renzi - anche perché avete appena creato una fondazione, con un principio di massima trasparenza. E ci mettiamo dentro il carico da 90. Vi chiediamo: siete disponibili a scrivere con noi una legge sui partiti in cui c'è il principio della trasparenza? Siete pronti a scrivere una legge in cui valga il principio per cui uno vale uno?". Intanto Renzi risponde su Facebook, in #mettorisponde: segui la diretta

"Oggi è il 'premier time': il presidente del consiglio doveva rispondere ad una forza politica che gli pone delle domande e non l'ha fatto: ha invece fatto la figura di un giullare in difficoltà. Mi ha fatto anche un po' pena". E' la replica del deputato M5s Alessandro Di Battista commentando la risposta di Matteo Renzi al M5s. "Renzi doveva ammettere che il Pd ha preso i soldi da Buzzi, che il Pd fa favori ai banchieri e ai petrolieri ma a domanda secca non risponde. Ormai - conclude - è anche prevedibile". "Una legge sulle fondazioni? Il Parlamento lavora su tutte le leggi e noi ogni volta che c'è un provvedimento lavoriamo: intanto però aspettiamo di sapere come il Pd abbia speso centinaia di milioni che si è intascato con la truffa dei rimborsi elettorali. Questo premier è torbido, non c'è trasparenza nel suo partito, conosciamo soltanto pochi dei finanziatori e tra questi c'è Buzzi: il resto è solo campagna elettorale, su cui, tra l'altro, Renzi è in difficoltà".

"Possiamo fare le leggi anticorruzione e quelle sulle fondazioni ma oggi il Presidente del Consiglio aveva il dovere di rispondere alle domande che gli fa un gruppo parlamentare. E il Presidente non ha risposto perché è in difficoltà, così com'è in difficoltà sul piano elettorale" ha aggiunto il componente del direttorio M5s commentando la proposta di Renzi di scrivere con il M5s una legge sulle fondazioni bancarie.
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